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“Il flash mob odierno davanti alle Vallette di Torino è la nostra risposta alle grottesche ipotesi del Governo che, chinando la testa in segno di sottomissione al solito ed anacronistico intervento sanzionatorio dell’Europa sulla questione del sovraffollamento delle nostre carceri, intenderebbe addirittura prevedere un rimborso di 20 euro al giorno e uno sconto di pena fino al 20% della stessa nel caso di detenzione in celle troppo strette. Siamo di fronte a provvedimenti che, se mai dovessero vedere la luce, calpesterebbero senza alcuna decenza una realtà fatta di stipendi e pensioni all’osso, disoccupazione, precariato e povertà”. Ad affermarlo Roberto Ravello, portavoce provinciale di Fdi-An e promotore dell’iniziativa.

“Nelle carceri ci sono migliaia di agenti di Polizia Penitenziaria che ogni giorno, pur tra evidenti carenze d’organico e stipendi modesti rispetto alle mansioni ricoperte, assicurano legalità e rispetto delle regole. Fuori dalle carceri ci sono milioni di italiani in difficoltà:  disoccupati, precari, poveri e pensionati colpiti da una crisi senza fine. E il Governo cosa fa? Pensa a come risarcire i criminali, persone che, invece di intraprendere la strada della legalità, spesso la più complicata, hanno preferito delinquere, assumendosi i rischi del caso. Compreso quello di non trascorrere la detenzione in un hotel a 4 stelle”.

“Grazie agli ‘svuotacarceri’ di Monti e Letta – ricorda Agostino Ghiglia, portavoce regionale di Fdi-An – i detenuti in Italia sono scesi a 60mila – erano 70mila nel 2010 -, il numero di misure alternative al carcere è più che raddoppiato – passando da 12mila nel 2009 alle 30mila odierne – è crollato l’uso della custodia cautelare in carcere – passata dal 46% al 36% – e la criminalità non è diminuita. Chi pensa di cancellare il problema del sovraffollamento con la solita ricetta ‘rossa’ fatta di amnistie e indulti e chi pensa a risarcire i criminali schiaffeggiando gli italiani onesti ci troverà sulle barricate. L’unica soluzione rimane quella di costruire nuove carceri, innalzando l’attuale capienza di 10mila unità. Per i soldi nessun problema: basterà una slide del ‘deus ex machina’ fiorentino”.

Torino, 27 marzo 2014

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