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“Il premier Renzi, nella sua relazione alla Camera dei Deputati, è stato totalmente evasivo sui risultati del suo tour in Europa. In realtà, il Cancelliere tedesco ha duramente richiamato il Premier italiano al rispetto di tutti i Trattati europei, senza nessuna concessione di deroghe o rinvii.

Dal 2015 l’Italia dovrà iniziare a pagare 54 miliardi di euro l’anno per 20 anni, per raggiungere l’obiettivo di portare l’attuale debito pubblico dal 130% al 60% del Pil. In più il Patto di stabilità impedisce alle amministrazioni centrali e periferiche di fare ogni serio investimento necessario per lo sviluppo o anche, semplicemente, per garantire la fruibilità delle infrastrutture. Infine, il pareggio di bilancio, inserito in Costituzione, incide sulla disciplina finanziaria dell’Italia molto più del 3% del deficit/Pil. In questa situazione è tecnicamente impossibile che il Governo italiano possa lanciare delle politiche di sviluppo o abbassare seriamente le tasse, come viene spericolatamente promesso nelle “operazioni immagine” del Presidente del Consiglio.Per questi motivi Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale ha scelto di schierarsi a favore dell’uscita dall’Euro e per una complessiva rinegoziazione dei Trattati europei. Nei prossimi due mesi svilupperemo una campagna capillare per smentire tutte le paure che vengono evocate intorno alla fuoriuscita dall’Euro e per spiegare che questo potente segnale è l’unico in grado di innescare una nuova speranza di sviluppo e di crescita per la nostra Nazione”. Lo scrive Gianni Alemanno, membro dell’Ufficio di Presidenza di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale, sul proprio blog “Alemanno 2.0”. 

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