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“Le mozioni sul fiscal compact oggi in votazione sono un vacuo esercizio di ipocrisia utilizzato  riempitivo per consentire alla commissione Bilancio di concludere  i lavori”. È quanto ha dichiarato oggi il deputato di Fratelli d’Italia Massimo Corsaro intervenendo in aula durante la discussioni delle mozioni sul fiscal compact.

 

“È  tardivo – aggiunge – scoprire oggi che l’«eurocrazia» che governa e che determina ogni passaggio della nostra legislazione da oramai almeno due anni a questa parte non opera sulla logica dell’interesse dello sviluppo dei popoli ma opera nell’interesse di una ristretta oligarchia di carattere economico-finanziario”.

             ”Abbiamo  accettato – ha detto –   condizioni incompatibili con la nostra economia: il pareggio di bilancio anticipato, inserito in Costituzione; il rientro forzoso dell’indebitamento pubblico nella misura del 5 per cento all’anno sino a ridiscendere alla soglia del 60 per cento, il che significa che, fatte salve tutte le altre manovre di carattere economico, tutte le altre operazioni che attengono al finanziamento della spesa pubblica, noi dovremo rimborsare 50 miliardi all’anno per i prossimi 20 anni. Abbiamo accettato l’imposizione del limite del deficit del 3 per cento, che non solo impedisce di fare delle spese in investimenti per rilanciare l’economia, ma, addirittura, condiziona le nostre amministrazioni in misura tale da non potere fare le spese di ordinaria di gestione anche nel caso in cui nelle proprie casse vi siano le risorse per poter finanziare le necessità dei propri cittadini”. 

”Tutto questo – ha puntualizzato Corsaro–  in barba alle valutazioni fatte da una serie sconfinata di premi Nobel per l’economia, che dichiarano come, in una fase di recessione, limitare l’uso delle risorse pubbliche e condizionare tutto al pareggio di bilancio non fa altro che aumentare quella fase di crisi che determina la contrazione della capacità produttiva, determina la caduta dei posti di lavoro, determina, quindi, per mantenere quel pareggio che si è inserito in Costituzione, l’obbligo per i Paesi di aumentare la pressione fiscale, attivando un circolo vizioso a causa del quale siamo sempre più poveri”.

“L’Italia è andata in controtendenza rispetto agli altri Paesi – ha rilevato Corsaro-Basti guardare agli  Stati Uniti d’America, che hanno ricominciato a fare degli investimenti in deficit spending e hanno riattivato una crescita del loro sistema economico. Ci siamo invece consegnati a una banca centrale che non ha nemmeno la possibilità di agire sulla moneta, che non ha possibilità di battere moneta, che non ha possibilità di gestire il percorso inflattivo. Basti guardare alla  Francia e alla Spagna stanno operando con un deficit superiore al 3 per cento, senza chiedere nessun permesso e nessuna condizione all’Europa, e senza che nessuno in Europa si permetta di andargli a chiedere perché e per come. E infine, altro esempio, la Gran Bretagna, che tramite il  Primo ministro ha comunicato  all’Europa che, fino a quando le condizioni economiche del suo Paese non torneranno a consentirglielo, Regno Unito  non verserà al Fondo salva-Stati europeo un centesimo di euro in più di quello che la Gran Bretagna riuscirà ad ottenere come beneficio dall’Unione europea”. 

“Fratelli d’Italia- ha concluso Corsaro–  non si sente di aderire a questa fiera dell’ipocrisia e si asterrà su tutte le mozioni non è questo il Governo al quale si può chiedere autorevolezza e difesa dell’interesse nazionale”

Roma, 15 gennaio 2014

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