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«Leggo molte critiche al Job Act proposto da Matteo Renzi al suo partito per avviare una discussione interna ma non ne capisco le ragioni. Intanto trovo normale che il segretario del maggior partito italiano voglia parlare del principale problema della Nazione. Poi non posso fare a meno di considerare positivamente l’abbandono di alcuni tabù classici della sinistra. Lui ha presentato una base di discussione interna molto coraggiosa per il Pd.

Alle altre forze politiche spettano proposte alternative, se le hanno. Fratelli d’Italia ha da tempo avanzato proposte ma consapevole dei rapporti di forza attuali non ha problemi a dialogare con Renzi e con le altre forze per provare a cambiare un sistema che ora non funziona. Intanto non posso che apprezzare tra le altre, la proposta di poter licenziare, ed aggiungo io, premiare i dirigenti pubblici. Allo stesso modo il superamento, anche per un periodo prestabilito di ‘prova’ dei vincoli dell’articolo 18, mi sembra una strada da percorrere. Per contro non ho trovato alcun accenno sulle eventuali coperture finanziarie e nemmeno il coraggio di prendere una posizione sul tema delle pensioni d’oro. Ma ciò non toglie il giudizio positivo sull’iniziativa in sé».

È quanto dichiara il coordinatore nazionale di Fratelli d’Italia, Guido Crosetto.

Roma, 9 gennaio 2014

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