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Le vittime della strage di Acca Larentia sono state riconosciute dallo Stato come ‘vittime del terrorismo, Fdi presenta interrogazione parlamentare per chiedere come mai Sindaco Roma e Ministro dell’Interno non hanno reso omaggio. “Riteniamo deplorevole che il sindaco della Capitale non abbia scritto né un rigo né portato un fiore per omaggiare Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni, militanti del Fronte della Gioventù, assassinati il 7 gennaio 1978 in via Acca Larentia per mano di terroristi che si addestravano come in un vigliacco tiro a segno per farsi ‘apprezzare’ dalle BR, dai quali intendevano essere arruolati.

Né è scappato un pensiero ad Angelino Alfano che, pure, faceva parte dello stesso governo che iniziò la tradizione della deposizione di una corona di fiori a celebrare il tragico evento. Non solo si compie un oltraggio alla memoria di cui oggi ricorre il 36º anniversario di quella strage, ma si interrompe quel cammino condiviso da tutte le forze politiche per chiudere la stagione dell’odio. La questione appare ancora più incredibile se di considera che i tre ragazzi uccisi sono stati riconosciuti dallo Stato vittime del terrorismo e che nel 2010 è stata intitolata una targa toponomastica con la dicitura ‘Largo dei Caduti di via Acca Larentia’ vittime della violenza politica.
Targa che ora dovrebbe essere apposta dallo stesso Sindaco che oggi ha ignorato una data simbolica per decine di migliaia di persone. Come Fratelli d’Italia presenteremo un’interrogazione parlamentare per conoscere le motivazioni che hanno spinto il sindaco di Roma Marino e il Ministro dell’interno Alfano a non rendere omaggio alle vittime del terrorismo, vittime che sono equiparate alla stessa stregua di tutti gli altri martiri riconosciuti dalla Stato e come tali devono essere ricordate e commemorate”.

E’ quanto dichiarano Fabio Rampelli vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, e Federico Mollicone, dirigente nazionale di FdI.

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