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“La maggioranza si scompone sul ‘patto di maggioranza’ ma festeggia lo spread ai minimi, il salvatore Renzi si affretta a spiegare i possibili effetti benefici del sistema spagnolo con premio e sbarramento. Intanto la Bce ci aggiorna su quello che centinaia di migliaia di imprenditori vivono tutti i giorni: la stretta creditizia si fa sempre più pesante. Mai come ora, nessuno (tranne la Spagna) come l’Italia.

 Diminuiscono i prestiti perché aumentano le sofferenze e le banche tendono a richiedere maggiori garanzie, ma anche perché molte imprese ormai rinunciano a chiederli perché sanno di non poter soddisfare garanzie troppo onerose. Un circolo vizioso di fronte al quale l’unica risposta del governo è la vergognosa vendita delle quote di Bankitalia. Un favore di 7,5 miliardi alle più importanti banche italiane, senza che a queste venga chiesto alcunché per riaprire i rubinetti del credito. Allo stesso modo non si odono voci dal governo per porre in sede europea la necessità di condizionare il probabile nuovo prestito della Bce al sostegno al credito per imprese e famiglie, anziché consentire acquisti su vasta scala di titoli di Stato come avvenuto nel 2012. Preferiscono trastullarsi su argomenti di scarsa rilevanza piuttosto che provare per un attimo a difendere gli interessi del lavoro e non quelli dei poteri forti”.

Lo afferma Carlo Fidanza, capo delegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo. 

Roma, 3 gennaio 2013

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