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“Ancora una volta ieri siamo stati costretti a prendere una posizione rigida in merito al viaggio previsto per giovedì 12 dicembre di una delegazione Ue in Iran – dichiara l’eurodeputato di Fratelli d’Italia, Marco Scurria, membro della delegazione per le relazioni Ue con l’Iran – La decisione di non partire, presa all’unanimità dal gruppo Ppe, diventa irrevocabile perché non vogliamo salvare un’esteriorità a svantaggio di una concretezza senza la quale gli scopi prefissati sono irraggiungibili.

Ho chiesto personalmente al presidente della delegazione per i rapporti con Teheran, la deputata dei Verdi Tarja Cronberg, di avere la certezza di incontrare i dissidenti iraniani – prosegue Scurria – tra cui Nasrin Sotoudeh e Jafar Panahi, i due premi Sakharov dello scorso anno, e di visitare il carcere in cui si trovano alcuni detenuti politici. Tale certezza non c’è stata concessa perché a ventiquattro ore dalla partenza il programma proposto non è stato ancora confermato. Purtroppo la possibilità di fare semplicemente un viaggio di favore per le autorità iraniane è sempre più concreta tanto che la delegazione partirà priva dell’intero gruppo Ppe, il più rappresentativo al Parlamento europeo. Speravamo con la vittoria di Rohani di aprire un dialogo costruttivo con il governo di Tehran, ma ci sbagliavamo. Mio malgrado – conclude – devo purtroppo rilevare che ancora oggi esistono Nazioni che negano una qualsivoglia forma di libertà”.

 

 Strasburgo, 11 dicembre 2013

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