“L’intervento di oggi del ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida durante il question time alla Camera ha ricomposto bene le fila del tema agricoltura, ricapitolando le iniziative volte ad una revisione della Pac in sede europea, per una maggiore tutela degli agricoltori italiani e dell’intero comparto agroalimentare. È l’Europa a voltare le spalle ai lavoratori del settore, secondo la dottrina verde di Greta Thunberg, Timmermans e Schlein, dal momento che ieri, prima è stato promesso di sfoltire la burocrazia agricola e di dare uno stop ai limiti di coltivazione e poi è passata la linea ideologica del reato di ‘ecocidio’.
Al contrario, il ministro Lollobrigida ha ribadito con coerenza le iniziative del Governo italiano a sostegno del comparto della pesca e dell’acquacoltura, con incentivi e non sussidi, che erano già nel programma di governo e non risposte di circostanza alle pressioni della protesta dei trattori. In Italia la presa di coscienza delle problematiche sta portando alla costruzione di un percorso comune per arrivare alle soluzioni di coesistenza di natura e uomo”. Lo dichiara in una nota il deputato di Fratelli d’Italia Giandonato La Salandra, componente della Commissione Agricoltura alla Camera.
“Nella seduta di question time di oggi, il ministro Lollobrigida ha illustrato uno scenario desolante, negli ultimi anni abbiamo infatti assistito alla perdita del 24% delle aziende agricole europee, cifra che arriva al 30% in Italia, con picchi del 40% nel sud Italia. Scenario analogo anche nel mondo della pesca, il tutto figlio di politiche ideologiche scellerate portate avanti sì dall’ideologismo verde dell’Europa, ma anche dal silenzio assenso espresso dagli ultimi governi i quali hanno sempre in qualche modo visto il Partito Democratico protagonista nell’accettare un ruolo dell’Italia prona e non protagonista in UE. In un anno e mezzo di Governo come maggioranza e come governo Meloni è stato fatto molto, tanto per far ripartire un comparto che ha ottenuto un’eredità terribile.
Tutto questo fa parte di un percorso partecipato da Regioni, agricoltori ed associazioni di categoria e rappresentanza dei lavoratori, gli stessi attori per cui il governo Meloni lavora sin dal primo giorno del suo insediamento, al contrario di altri, forse troppo accecati da un’ideologia totalmente dissociata dalla realtà. Il collega Vaccari, prima di sparare sentenze dovrebbe forse guardare a ciò che il suo partito ed i governi di cui ha fatto parte hanno avallato sinora”, afferma in una nota Monica Ciaburro, deputato di Fratelli d’Italia.
“Grazie al ministro Lollobrigida e al governo Meloni l’agricoltura europea sta cambiando. L’approvazione della riforma IG, la revoca del regolamento sui fitofarmaci e la necessità, ora avvertita anche a Bruxelles, di rivedere il Green Deal, che ha tanto penalizzato la nostra agricoltura e il nostro comparto pesca e che paradossalmente cede quote di mercato proprio a quei Paesi che non hanno regole, sono alcuni tra i primi concreti segnali dell’operato del nostro ministro dell’Agricoltura. Finalmente la voce dell’Italia torna a farsi sentire riconquistandosi l’attenzione che merita dagli altri Paesi dell’Unione Europea”, aggiunge Mauro Malaguti, deputato di Fratelli d’Italia.