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“Le immagini che arrivano da Torino della manifestazione pro Palestina organizzata da centri sociali, coordinamento per Gaza, Collettivi studenteschi, Si Cobas e Cub, in cui si brucia l’immagine del presidente Meloni sono estremamente preoccupanti. Sono la spia di una deriva violenta e antidemocratica inaccettabile. L’associazionismo di estrema sinistra che inneggia all’antisionismo, nasconde inoltre evidentemente un germe antisemita che va condannato con forza. Solidarietà al presidente Meloni, che con forza continua a livello internazionale a sostenere il diritto di Israele di difendersi, la ferma condanna di Hamas e la contestuale tutela della popolazione civile di Gaza”, afferma il deputato di Fratelli d’Italia, Sara Kelany.

“Desidero esprimere a nome di tutti i senatori di Fratelli d’Italia solidarietà e vicinanza al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, dopo che oggi a Torino manifestanti dell’estrema sinistra hanno bruciato la sua foto in un corteo contro Israele. Non è la prima volta che in cortei di questo tipo si consumano scene di violento odio. Mi auguro che anche dalle opposizioni si levino parole di condanna, anche perché il silenzio sulle gravi, e grevi, parole del Presidente della Campania possono certamente incoraggiare persone incivili come quelle entrate in azione a Torino”, aggiunge in una nota il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia, Lucio Malan.

“Non c’è una sola volta in cui le manifestazioni dei centri sociali non si accompagnino ad episodi di violenza ed intolleranza. Quella di incendiare a Torino un’immagine con il volto della Meloni è solo l’ultima delle azioni vergognose e pericolose che la cronaca ci racconta. È giunta l’ora di chiamare questi personaggi non più manifestanti, ma teppisti facili a comportamenti criminali e riconoscerli come tali. Mi aspetto dalla sinistra tutta una ferma ed univoca condanna e una presa di distanza anche nei luoghi istituzionali. Se taceranno, la credibilità di Pd, M5s et similia sarà definitivamente sotterrata dall’uso ad personam della parola ‘democrazia’ e dall’inesistenza del rispetto per l’avversario politico”, sottolinea in una nota la senatrice Cinzia Pellegrino, coordinatore nazionale Dipartimento vittime di Fratelli d’Italia.

“Bruciando l’immagine del primo ministro della nostra Repubblica, questi gruppi si sono spinti, ancora una volta, oltre il perimetro costituzionale: la facilità nel denunciare la presunta pericolosità e intolleranza di altri non è accompagnata dalla coerenza, risultando essi stessi estremisti e violenti”, concludono Paola Ambrogio, senatore di Fratelli d’Italia, e Roberto Ravello, dirigente regionale FdI Piemonte.
“Queste derive non sono più accettabili – continua la Ambrogio – e mi auguro che chi solidarizza con questi soggetti – dal Sindaco Pd Stefano Lo Russo a Elly Schlein – possa finalmente esprimere ferme parole di condanna, allontanandosi dal cono d’ombra dell’ambiguità. Certo, non sarà facile da parte di chi legalizza antagonisti e centri sociali, sdogana le occupazioni e la lotta armata o, ancor peggio, fa finta di sgomberarne le sedi”.
“Nell’esprimere la nostra piena solidarietà e vicinanza al Presidente Meloni – chiosa Roberto Ravello – non posso non interrogarmi sull’opportunità di autorizzare simili manifestazioni in futuro: minacce, odio e città devastata, questi sono gli unici risultati. Con la tragicità di un conflitto che, peraltro, finisce colpevolmente in secondo piano”.

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