fbpx

“L’anticipo a marzo della prossima udienza del processo a Ilaria Salis è indubbiamente l’ultimo successo diplomatico targato governo Meloni. Dopo la liberazione di Zaki e il suo rientro dall’Egitto, oggi dall’Ungheria arriva una notizia che fa ben sperare per una futura richiesta di estradizione in Italia e che premia l’attività concreta svolta a fari spenti da parte del governo e dell’ambasciata, abili nel far recepire dalla magistratura magiara le sollecitazioni avanzate dall’Italia. Ancora una volta si conferma l’autorevolezza in campo internazionale del presidente Meloni e del ministro Tajani capaci di smontare le patetiche strumentalizzazioni politiche su questa vicenda operate da opposizioni in evidente crisi d’identità”. Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Tommaso Foti.

“La decisione del tribunale ungherese di anticipare di due mesi l’udienza di Ilaria Salis è il risultato di un efficace e silenzioso lavoro diplomatico portato avanti dal governo Meloni. Nell’udienza di marzo gli avvocati della nostra connazionale chiederanno gli arresti domiciliari in Ungheria. Gli attacchi scomposti delle opposizioni, che invocavano con strumentale insistenza maggiore impegno da parte del premier Meloni per la soluzione di questa vicenda, vengono messi a tacere dai fatti odierni, che lasciano ben sperare per il futuro”, ribadisce Augusta Montaruli, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.

Condividi

Facebook

NEWSLETTER

Social