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“Solidarietà piena allo Stato di Israele colpito dai terroristi di Hamas, al tempo stesso auspichiamo una forte iniziativa diplomatica perché porti pace in Medio Oriente e consenta a due Stati e due popoli di poter coesistere”, così ai Tg il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Tommaso Foti, commentando il voto dell’Aula della Camera sulle mozioni in merito alle iniziative sulla crisi in Medioriente.

“Il conflitto in corso tra Hamas e Israele costituisce un nuovo, tragico gradino nella spirale crescente di violenza che circonda l’Italia, l’Europa e una buona porzione del mondo intero. E proprio per tale gravità non possiamo commettere errori nel capire cosa sta avvenendo, non possiamo commettere errori nel capire cosa è accaduto e comprendere quali strade debbano essere seguite. Il Governo italiano sta partecipando attivamente fin dalle prime ore dallo scoppio del conflitto a sostenere le iniziative dell’Unione Europea, dei partner e alleati internazionali volte ad evitare l’escalation militare e l’allargamento del conflitto nella regione per impedire che si cada nella trappola di uno scontro tra civiltà che avrebbe conseguenze inimmaginabili.

Fondamentale è l’impegno di costruire un fronte solido e coeso tra gli alleati: per questo l’esecutivo ha accolto favorevolmente l’annuncio statunitense dell’avvio della missione ‘Prosperity Guardian’, sostenuta da una coalizione politica di oltre quaranta Paesi. Inoltre, l’Italia, con Francia e Germania, ha proposto all’Unione Europea una missione navale a protezione del traffico marittimo nel Mar Rosso e per garantire la libertà e la sicurezza della navigazione.

Durante il Consiglio Affari Esteri dell’Ue di gennaio, quasi la totalità dei Paesi dell’Ue, Italia in testa, si è espressa a favore di una soluzione che segua la linea dei ‘due popoli, due Stati’. Dal primo gennaio l’Italia presiede il G7 e fra le priorità individuate dal Governo c’è il Medio Oriente: occorre lavorare insieme per evitare l’escalation del conflitto ed il rischio del coinvolgimento di nuovi attori come Libano e Siria, ma anche di potenze come l’Iran e player geopolitici come la Russia e Cina che non disdegnerebbero di vedere distolte le attenzioni dell’Occidente da altri scenari critici”, sottolinea Giangiacomo Calovini, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Affari Esteri a Montecitorio, intervenendo in Aula alla Camera sulle mozioni sulla crisi in Medio Oriente.

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