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«Dovremmo avere il buon senso di eliminare dal linguaggio e dalla vita futura del nostro Paese le parole “leggi ad personam”, sia quando sono costruite per favorire qualcuno sia per distruggerlo. Tutti dicono di voler archiviare il capitolo Berlusconi eppure ogni giorno la politica italiana non fa che parlare di lui. Berlusconi è stato condannato. Lui afferma che la sua è una condanna politica ed è suo diritto sostenerlo. Ma ciò non toglie che ormai la condanna ci sia.

Per cui non capisco l’accanimento terapeutico di chi non si accontenta di questo ma lo vorrebbe quasi fisicamente morto. Il tema dell’amnistia, su cui sono totalmente contrario, non può essere definito in relazione a Berlusconi o qualunque altro cittadino italiano. I favorevoli a questo assurdo provvedimento contro cui voterà il gruppo di Fratelli d’Italia, propongano un testo erga omnes, e cioè che riguardi tutti i cittadini, non tutti meno uno. Perché con l’uso contra personam altrimenti si avvalla implicitamente anche l’uso opposto. Penso non si arriverà mai alla pacificazione in questo Paese tra Berlusconi e chi lo odia, ma almeno proviamo ad arrivare ad un dibattito legislativo che prescinda da lui».

È quanto dichiara il coordinatore nazionale di Fratelli d’Italia, Guido Crosetto.

Roma, 11 ottobre 2013

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