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“È davvero assurdo come ci sia ancora qualcuno che si contrapponga alla revoca dell’onorificenza del dittatore sanguinario comunista Tito, responsabile dell’uccisione e dell’infoibamento di 20mila italiani sul finire del secondo conflitto mondiale con il successivo esodo di 350mila istriani, fiumani e dalmati. Fanno riflettere, oltre che rabbrividire, le parole del deputato dei Verdi-Sinistra Zaratti, secondo il quale non ci sarebbero prove e non esisterebbero condanne nei confronti del dittatore jugoslavo, per questo da assolvere. Con questo atteggiamento revisionista e giustificazionista, Zaratti sconfessa il gesto del Presidente della Repubblica Mattarella che neanche tre anni fa si è recato alla foiba di Basovizza rivolgendo a nome di tutti gli Italiani un pensiero alle vittime di quella tragedia, tenendo per mano l’omologo sloveno Borut Pahor. Quelle di Zaratti sono parole disgustose che arrivano da chi ignora la storia a 80 anni dai primi infoibamenti”.

Lo dichiara il vicecapogruppo vicario di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Manlio Messina.

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