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“I due miliardi di aumento di prelievo fiscale sulla casa denunciati dall’Ance non esistono, come d’altronde confermato dalla stessa Associazione. Quella è solo una anticipazione che viene portata dall’8 all’11 per cento che va ai costruttori a detrazione al momento in cui arriva il pagamento. E’ quindi una partita di giro salvo per gli evasori. Per quanto riguarda, invece, la tassazione sulla cedolare secca passa dal 21 al 26 per cento per chi loca un appartamento entro i 30 giorni, quindi per finalità non abitative, escluso il primo appartamento e quindi si riferisce alla minoranza delle case italiane. La tassazione porta secondo la legge di Bilancio 9 milioni in più di euro. Nessuno dice che viene confermata la cedolare secca al 10 per cento per gli affitti concordati e al 21 per cento per gli affitti che sono nel mercato libero ma dove il proprietario rinuncia all’aumento della inflazione”.

Così Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, durante la registrazione della trasmissione “Tango” in onda su Rai2. 
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