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“Una miserabile montagna di balle: non c’è altro modo per definire l’intervento del presidente del Consiglio. Lei, signor Presidente, ha parlato di un governo che avrebbe abbassato le tasse, come se gli italiani non sapessero che il suo è il governo che ha aumentato l’Iva; che ha aumentato l’acconto d’imposta; che ha inserito – colpo di genio – altre accise sui carburanti; che ha cambiato il nome di una tassa, chiamandola service tax, però mantenendola; che ha penalizzato gli italiani che cercano di smettere di fumare applicando un’imposta sulle sigarette elettroniche; che ha favorito il gioco d’azzardo.

Ci ha raccontato di una situazione economica in ripresa, ma il Pil continua a diminuire, l’indebitamento è cresciuto, la disoccupazione è arrivata a livelli insopportabili, la spesa pubblica continua la sua inarrestabile crescita. Oggi è il funerale del centrodestra, di quella vasta area politica nata nel 1994, che aveva fatto immaginare agli italiani un futuro svincolato dalla burocrazia, senza più veti dei poteri forti, con un abbassamento del peso fiscale e la liberazione delle energie delle persone e delle imprese. Quel sogno si è arrestato quando è stato compiuto l’errore di appoggiare il governo Monti, figlio degli gnomi della finanza internazionale, e ribadito quando è stato deciso di sostenere il suo governo da una parte del centrodestra, che aveva preso i voti degli elettori dicendo che non si sarebbe mai più alleata alla sinistra. Il centrodestra oggi muore non per il fuoco avversario, ma perché dopo 19 anni di servo encomio qualcuno ha deciso che sia giunto il momento di inserire il codardo oltraggio. Fratelli d’Italia vuole offrire a quei milioni di italiane e italiani che si sentono alternativi alla sinistra e al suo malcostume una possibilità, un’officina delle idee, perché da oggi si rende necessario partire per la ricostruzione. Fratelli d’Italia è pronta ad accogliere tutti gli italiani di buona volontà che vorranno con noi ricominciare da zero”.

E’ quanto ha dichiarato oggi alla Camera Massimo Enrico Corsaro, deputato di Fratelli d’Italia, durante la discussione in Aula sulla fiducia al governo.

Roma, 2 ottobre 2013

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