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“Con la CISL c’è stato un incontro interessante incentrato sulla partecipazione dei lavoratori non soltanto agli utili, ma anche al capitale delle aziende. La proposta di legge d’iniziativa popolare per l’entrata dei lavoratori nella “vita” delle imprese ha due meriti. Il primo, di dare finalmente attuazione all’articolo 46 della Costituzione che da 75 anni non è mai stato attuato. In secondo luogo perché questa proposta di legge avvicina quel tipo di mondo del lavoro alla nostra concezione politica del lavoro, ma che ha anche radici in una concezione cristiana e solidale del lavoro, vicina anche alla dottrina sociale della Chiesa. La proposta ha il merito di offrire un modello in cui tra sindacato e tra lavoratore datore di lavoro s’instauri forma di collaborazione, cooperazione lontana dalla visione arcaica e poco realistica dello scontro tra ‘padrone’ e lavoratore”.

Così Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, in un’intervista al Tempo.

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