fbpx

La Kermesse culturale di Fratelli d’Italia “IN-GIUSTIZIA”, iniziata il 26 giugno scorso a Roma con il Convegno “I Diritti delle Vittime nella Costituzione”, prosegue in tutta Italia.

La Kermesse ha lo scopo di cercare le soluzioni per una giustizia “un po’ più giusta”, attraverso l’esperienza dei protagonisti. L’attenzione sarà focalizzata sulle storie, i volti, il dolore e il senso d’impotenza di fronte a un sistema che si rivela un’arma a doppio taglio che ferisce la seconda, la terza volta. Che squarcia ogni certezza e davanti al quale la persona si perde. L’in-giustizia è quella che non sa dare valore al bene sottratto, che ritiene superiore la libertà autoritaria di chi fa del male agli altri rispetto al diritto alla vita, alla salute, alla serenità, alla famiglia, alla proprietà.

Che guarda da una parte sola e non è quasi mai quella dell’innocente. E’ anche quella che arriva a casa tua con le manette per privarti della libertà e della reputazione, gettandoti in galera da innocente sulla base di quasi niente, per poi restituirti a pezzi alla società. In tutti i casi il senso di abbandono diventa rabbia, la mancanza di protezione diventa odio, lo sguardo rivolto sempre dalla parte del colpevole o verso colui che abbiamo deciso lo sia a priori, paralizza. Poi ti catapulta in un vuoto in cui domina il senso di smarrimento. Ma la responsabilità di chi è? Della legge inadeguata o dei magistrati? Di una deriva del sistema, ingolfato da troppe leggi spesso create per tutelare piccoli interessi, o di una magistratura a volte faziosa e così umana da non poter essere, come si vorrebbe, sopra le parti? A queste domande cercheremo di rispondere con esperti, studiosi, filosofi del diritto, giornalisti, politici, vittime, magistrati. I protagonisti di un circuito che dovrebbe rafforzare la legge e proteggere i cittadini e che invece pare alla deriva.

Il prossimo appuntamento è per il 19 settembre, ore 17,30 Sala Rossa Palazzo San Bernardino, Centro storico, dove si svolgerà il convegno “Forze dell’Ordine: senza mezzi non c’è tutela”, in memoria del Vicebrigadiere della GdF Alberto De Falco. Tra gli altri partecipano Ernesto Rapani, cognato di De Falco, il Generale di Corpo d’Armata Leonardo Leso e Barbara Benedettelli, Responsabile nazionale Area tutela Vittime di FDI.

Condividi

Facebook

NEWSLETTER

Social