fbpx

«Per l’ennesima volta ieri sera, nel corso della trasmissione Linea Notte su Rai 3, è stata mandata in onda una tabella riassuntiva dell’ultimo sondaggio Ipr sulle intenzioni di voto degli italiani senza che fosse menzionato il dato relativo a Fratelli d’Italia, pur risultando citati vari partiti tra cui l’Udc che, come è noto, ha totalizzato minori consensi di FdI nell’ultima campagna elettorale.

L’istituto cui è stato commissionato il sondaggio ha regolarmente rilevato, come in altre circostanze, tutti i partiti presenti in Parlamento, e non solo. Ma misteriosamente Rai 3 continua a escludere in modo offensivo e lesivo della nostra immagine ogni riferimento a FdI. Avevamo già informato il direttore generale Gubitosi di precedenti ‘sviste’ e dei dati inquietanti promulgati dall’Osservatorio di Pavia sulla comunicazione politica, dai quali risulta inaccettabile lo squilibrio, mai così pronunciato, tra la presenza del governo e dei partiti che lo sostengono da un lato e di tutta l’opposizione dall’altro, così come è al limite della discriminazione il dato sulle presenze di esponenti di Fratelli d’Italia nei telegiornali, nelle rubriche nazionali e nei programmi d’informazione e intrattenimento perfino largamente inferiore al risultato elettorale di sei mesi fa. Ancora più scandaloso risulta l’esame  comparato dei dati con quello di altri competitori politici non rappresentati in Parlamento o comunque dotati di un minore consenso elettorale».

È quanto dichiara Fabio Rampelli, vicepresidente dei deputati di Fratelli d’Italia e componente della Commissione parlamentare bicamerale per l’indirizzo e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi.

«Chiedo, nella mia qualità di componente la Commissione vigilanza Rai, al direttore Gubitosi un intervento urgente e risolutivo per riportare equilibrio e pluralismo nelle reti del servizio d’informazione pubblico che si ostina a maltrattare, nella quantità e nella qualità delle notizie date, la nostra forza politica. Alcune circostanze risultano perfino paradossali e ridicole e di queste sono stati all’epoca informati i vertici Rai. Si tratta di un maltrattamento che contrasta esplicitamente con le leggi in materia di comunicazione politica e di parità di accesso ai mezzi d’informazione risalenti al 1993 e al 2000 e ancora in vigore. Ai direttori delle testate Rai ricordiamo che, per colpa di nessuno, nonostante Fratelli d’Italia sia nato 45 giorni prima delle elezioni politiche ha superato in voti partiti ritenuti più potenti, vecchi, nuovi o semi nuovi, cui la Rai si ostina a dare fino a 10 volte lo spazio a noi riservato, con un evidente trasgressione delle norme richiamate. Al riguardo il direttore generale Gubitosi e la presidente Tarantola, unitamente ai direttori delle testate giornalistiche, sono destinatari di una formale lettera di protesta, che siamo pronti a trasformare in una campagna di mobilitazione se non sarà ripristinato in Rai il rispetto dei più elementari principi di equilibrio e di pluralismo. Si tratta dell’esercizio di un diritto e non di una concessione e lo interpreteremo fino in fondo», aggiunge Rampelli.

Roma, 3 settembre 2013

Condividi

Facebook

NEWSLETTER

Social