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“E’ necessario recuperare la buona prassi della  manutenzione come si faceva una volta. Nessuna opera dovrà essere realizzata senza il piano di manutenzione, come accaduto per il Mose. È l’unica garanzia che si può dare al cittadino. E questo concetto è contenuto nel codice degli appalti approvato di recente dal Parlamento. In questi ultimi decenni si sono tagliati troppi nastri per farsi pubblicità e si è fatta troppo poco manutenzione. Le opere si consumano, si deteriorano e collassano, come accaduto per il ponte Morandi e come capita continuamente agli argini dei corsi d’acqua, chiamati a passare dalla siccità alle alluvioni in pochi giorni.

Adesso è il tempo della solidarietà nei confronti della popolazioni, dell’emergenza e degli aiuti che il governo Meloni non farà mancare. Il ministro Musumeci sta prendendo i necessari provvedimenti”.  
È quanto ha dichiarato il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia intervenendo su la7 a Tagadà.
Sul ddl autonomia con le relative ricostruzioni stampa che avrebbero indicato resistenze da Fratelli d’Italia, Rampelli ha respinto le accuse: “Fratelli d’Italia non ha mai usato le manine, le nostre mani sono sempre ben in evidenza. Da parte nostra nessun pregiudizio sul processo federativo che deve andare avanti insieme al rafforzamento delle istituzioni centrali, con l’elezione diretta del Capo dello Stato o del Premier, e prima ancora il completamento dell’iter per dare alla capitale d’Italia quei poteri speciali che hanno Berlino, Parigi, Londra e le altre capitali europee.
In questo modo – ha concluso- non ci sarebbe certo pregiudizio per l’unità nazionale, anzi, con la garanzia dei livelli essenziali di prestazioni per le regioni più deboli, la riforma può essere davvero un acceleratore per l’Italia del futuro”.

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