“Per il lavoro sulle riforme costituzionali il presidente Meloni ha scelto un metodo pienamente rispettoso del Parlamento e delle opposizioni. Un tentativo che rappresenta una apertura all’ascolto, ha chiesto di partecipare a questa riforma superando le contrapposizioni molto spesso ideologiche del passato. Si tenta di fare le riforme istituzionali dal 1983 con la commissione Bozzi. Ci sono state due riforme che non hanno passato il vaglio del referendum confermativo, la devoluzione con il governo Berlusconi e il bicameralismo paritario del governo Renzi. L’unica riforma è stata quella del Titolo V con 3 voti di scarto, certo non una delle migliori riforme istituzionali”.
Lo ha dichiarato in un’intervista al Giornale, il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Tommaso Foti.