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“Italia e Francia devono lavorare insieme, sono unite da uno stesso destino: le decine di miliardi investiti dalle aziende di ciascuna nazione, le centinaia di migliaia di lavoratori francesi dipendenti da imprese italiane e viceversa, il futuro del patto di stabilità a Bruxelles e delle politiche di crescita, la necessità di dialogo con il Mediterraneo e l’Africa, decisamente più sentita a Roma, Parigi e Madrid che non a Berlino e Stoccolma, la strategia per una comune gestione dei flussi migratori che non depredi l’Africa delle energie migliori, garantisca accoglienza ai profughi e stronchi il traffico di esseri umani. Chiunque governi in queste nazioni non può eludere le affinità e i destini comuni, dovrà ob torto collo dialogare, costruire, condividere.
Le ostilità penalizzano le rispettive comunità e indeboliscono l’Europa, escludo possa convenire a chicchessia”.

E’ quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli. 

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