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«Fratelli d’Italia non intende avallare alcun intervento militare in Siria. L’Italia ha già pagato il sostegno ai suoi alleati quando è stato necessario e giusto farlo, come nei conflitti in Iraq e in Afghanistan, esattamente come già contribuiamo attivamente a numerose missioni Onu, come in Libano e in Kosovo.

Non capiamo però quale sia la strategia che Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti vogliono adottare in Nordafrica e in Medio Oriente. Con l’intervento militare in Libia e il sostegno alle cosiddette “primavere arabe” si è fin qui ottenuto solo il risultato di destabilizzare l’area e rafforzare l’integralismo islamico. È quello che accadrebbe anche con un intervento militare in Siria. Il sospetto che queste grandi e piccole potenze militari siano mosse dalla volontà di accrescere la propria influenza geopolitica nell’area e che in nome di questo trascurino le conseguenze di medio e lungo periodo del loro agire è purtroppo sempre più forte, anche agli occhi di osservatori solitamente prudenti. Saremmo, perciò, contrari a coinvolgere le nostre Forze Armate e l’Italia in una nuova campagna, che non ha alcuna giustificazione sotto il profilo dell’interesse nazionale e che stentiamo a credere sia mossa da ragioni umanitarie».

È quanto dichiara il presidente dei deputati di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

Roma, 28 agosto 2013

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