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“La stanca litania contro il decreto lavoro del Primo Maggio dimostra come l’immobilismo stia a sinistra, nel Pd, e in alcune formazioni sindacali per le quali la disoccupazione costituisce il motivo stesso della loro attività e senza la quale verrebbero meno. Protestare contro il dl lavoro significa- andando nel dettaglio-  protestare contro il taglio del cuneo fiscale, contro i benefici aziendali, contro la creazione di asili nido aziendali, contro le misure di inclusione sociale contro tutta una serie di provvedimenti che promuovono il lavoro, l’aumento del reddito dei lavoratori, la conciliazione lavoro famiglia e la creazione di nuova occupazione.  Continuare a fomentare rabbia e malcontento attraverso falsità significa voler tradire la fiducia dei loro  elettori e degli iscritti. Per pura convenienza elettorale. potrei dire continuate, parafrasando Moretti,  così,  fateci del bene”. 

E’ quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia. 

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