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“Sulle scuole paritarie stiamo finalmente cambiando registro. Per anni ci siamo battuti per sostenere la centralità  della scuola pubblica paritaria che secondo il dettato costituzionale svolge il ruolo educativo sussidiario al fianco a quelle statale. Nel triennio trascorso sotto l’emergenza Covid abbiamo strappato, tra mille fatiche, contributi e riconoscimenti per evitare che questo insostituibile patrimonio cessasse di esistere per la crisi economica legata alle chiusure di varie attività, tra cui quella scolastica. Il pregiudizio ideologico della sinistra non ha consentito di fare di più, ma almeno è stata creata una barriera protettiva efficace che ha salvato centinaia di istituti scolastici dalla chiusura. Finalmente con il governo Meloni e con  i decreti del ministro Valditara, le paritarie entrano dal portone principale. Si cambia registro a beneficio delle famiglie, dell’educazione scolastica e della libertà di scelta. È solo un anticipo rispetto alla volontà di concretizzare un sistema pubblico integrato, statale e paritario, che tenda a migliorare l’offerta educativa per gli studenti e le condizioni contrattuali per gli insegnanti”.

È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.

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