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“Utilizzeremo tutti i fondi del Pnrr. C’è bisogno di tempi in più perché la scadenza del 2026 per progetti infrastrutturali e grandi opere è troppo stretta vista la complessità dei lavori pubblici e il tempo necessario per la loro esecuzione e per il collaudo. Siamo ottimisti sulla richiesta di elasticità avanzata a Bruxelles soprattutto per rimodulare i fondi utilizzando li RepowerEu e provando a slittare le risorse sul fondo per lo sviluppo e la coesione sociale”.

È quanto ha dichiarato il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli dagli schermi di Omnibus su la7.

“Il ministro Fitto – ha aggiunto – sta facendo un grande lavoro in questa direzione per far atterrare i fondi sui progetti e dirottare quelli non completabili entro il 2026. Quello che sicuramente è mancato è stato un piano di reclutamento di personale tecnico e amministrativo capace per gli enti locali, spesso impossibilitati a rispettare le scadenze per patologiche carenze”.

“Nonostante le 5 missioni e i 55 obiettivi del Pnrr non siano farina del nostro sacco, nonostante i progetti strategici non ci abbiano visti coinvolti, nonostante la selezione di 107 dirigenti, 544 funzionari e 366 consulenti sia stata fatta dal precedente Governo, noi difenderemo l’attuale Pnrr fino in fondo”.

Sul nuovo incarico del sentore Matteo Renzi, Rampelli ha commentato facendo gli auguri di buon lavoro. “Fermo restando che – precisa- per dettare agenda politica avrebbe già un incarico, quello di senatore per il quale è stato votato. È stato segretario del Pd, presidente del Consiglio, se non ha dettato l’agenda allora difficile possa riuscire dalla direzione di un giornale. Tuttavia gli invio i miei auguri di buon lavoro”.

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