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“In primis, un ringraziamento al presidente del Consiglio Giorgia Meloni per il viaggio effettuato in Ucraina. Una missione che si rendeva necessaria e che ha sottolineato in modo inequivocabile di chi è la responsabilità di questa guerra. Il popolo ucraino è stato aggredito da Putin con un’invasione militare. Ci troviamo di fronte a una democrazia giovane, perfettibile e a un popolo che vuole restare indipendente, crescere e difendersi da chi vuole sottometterlo”. E’ quanto ha dichiarato a Ominibus su la7 il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia commentando un anno dall’inizio della guerra in Ucraina 

“Eventuali strade autonome da parte dell’Italia – ha puntualizzato – ci costringerebbero a una marginalizzazione sul piano internazionale. La prospettiva di pace dev’essere perseguita ma non si può costruire sulla pelle di un popolo che è stato invaso. In questo scenario bellico, è da sottolineare un elemento che sfugge ai più: la guerra c’è ma la stanno patendo soltanto gli ucraini perché in Russia è un rumore di fondo. Le afflizioni indotte dalle sanzioni da parte dell’Occidente sono state parzialmente mitigate dal fronte orientale, con la Cina che supplisce alla fornitura di ciò che le sanzioni occidentali hanno sospeso. Infine trovo surreale la critica del Pd: hanno agito per 9 mesi con Draghi presidente nella massima fermezza e sostegno dell’Ucraina inviando armi, noi agiamo da tre mesi e anche quando eravamo all’opposizione abbiamo sostenuto le ragioni dell’Ucraina in perfetta coerenza”. 
“Fermo restando che tutti siamo contro la guerra. I sondaggi sono fuorvianti, se si chiedesse a me se sono a favore o contro la guerra risponderei di essere assolutamente contrario. Se mi si chiedesse se sono d’accordo a salvare la vita di bambini e popolazione civile le cui case vengono bombardate dai missili russi con l’invio di aiuti anche militari risponderei di si”. 
“Infine ricordo che la risoluzione dell’Onu che chiede il ritiro delle truppe d’invasione russa – ha concluso Rampelli – è stata approvata con 141 sì e soli 7 no. Mi pare chiaro il giudizio prevalente nel mondo dell’offensiva putiniana”. 

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