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Ieri mi sono recato in visita presso la Casa di Reclusione di Augusta per manifestare, senza se e senza ma, la solidarietà mia e del Governo Meloni agli uomini e alle donne della polizia penitenziaria vittime della vergognosa sommossa dello scorso 7 gennaio. In un mondo che va al contrario, non possiamo in alcun modo accettare che chi serve con onore lo Stato venga rinchiuso in un box e tenuto quasi in ostaggio dai detenuti.

Sono andato ad Augusta a verificare l’aspetto strutturale del carcere e per capire come sia possibile che non vi siano strutture che consentano il facile deflusso della polizia penitenziaria.

Ad Augusta è anche particolarmente avvertito il tema del sovraffollamento carcerario, a cui daremo risposta nel corso del mandato.

In ogni caso, questa visita è prima di tutto un atto di solidarietà e di vicinanza agli uomini e alle donne della Polizia Penitenziaria, affinché sia chiaro che il vento è finalmente cambiato ed episodi del genere non saranno mai più sottovalutati dal Ministero.

Con la legge di bilancio abbiamo dato il via ad un piano di rafforzamento della Polizia Penitenziaria, con mille nuove assunzioni nel prossimo quadriennio in più rispetto a quelle già previste. Questo è evidentemente solo un primo ma significativo segnale, che con forza abbiamo voluto dare subito e a pochi mesi dal nostro insediamento. Molto di più e molto ancora faremo nel corso dell’intero mandato.

Lavoriamo notte e giorno non per essere rieletti ma con l’obiettivo più alto di lasciare all’Italia delle carceri che siano più sicure per gli uomini e le donne della polizia penitenziaria e per i detenuti.

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