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“La richiesta delle imprese di prorogare di almeno sei mesi per valutare gli effettivi impatti sul settore e sulla sanità pubblica è stata accolta dal governo, che già aveva provato ad intervenire sulla questione inserendo in manovra un emendamento per rinviare i pagamenti, poi bocciato dalla Ragioneria generale dello Stato per coperture insufficienti. La questione è stata ri-affrontata in una riunione che si è tenuta il 9 gennaio al ministero dell’Economia, con il ministro Giancarlo Giorgetti, i tecnici della Ragioneria dello Stato e la capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Bilancio alla Camera, Ylenja Lucaselli, in sostituzione del viceministro Maurizio Leo. L’esecutivo punta a congelare i pagamenti, rinviando al 30 aprile la scadenza per i rimborsi, per poi provvedere ad una riforma complessiva del meccanismo una volta individuate le coperture necessarie nel prossimo Documento di Economia e Finanza che dovrà essere presentato entro il 10 aprile. I mesi di proroga verranno utilizzati, quindi, anche per trovare una soluzione strutturale al problema, sanando il pregresso e rivedendo i meccanismi per il futuro. Una delle ipotesi in campo è quella di intervenire sul tetto di spesa fissato al 4,4% nel 2011, magari ritoccandolo al rialzo”. Lo dichiara il senatore Ignazio Zullo, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Affari sociali, sanità, lavoro, previdenza sociale. “L’obiettivo – aggiunge – è quello di rispondere da una parte alle esigenze delle Regioni, che fanno affidamento alle somme da incassare con il meccanismo del payback ‘per non tagliare risorse per funzioni fondamentali’ e, dall’altra, tutelare le aziende che rischiano il fallimento se costrette a versare una cifra così alta peraltro dopo aver partecipato a gare pubbliche con relativi impegni di spesa da parte delle Aziende Sanitarie e senza mai essere state avvertire del rischio payback”. Zullo rileva che “purtroppo l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni si trova ad affrontare un ennesimo contenzioso generato da un governo del Pd, quello guidato da Matteo Renzi, con l’introduzione di una norma di dubbia legittimità, alla quale, dopo oltre sette anni, ha deciso di dare attuazione un ministro eletto con il Pd, Roberto Speranza. Ci tocca, quindi, riparare ad un’altra eredità pesante che ci lasciano i governi Pd-M5s”. Infine, Zullo afferma: “Il decreto legge che contiene la proroga con cui il governo punta a mettere al riparo migliaia di aziende e il Sistema Sanitario Nazionale dovrebbe essere approvato nella riunione del Consiglio dei ministri in programma oggi”.
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