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«Il provvedimento sull’Ilva in esame alla Camera deve provare a trovare una soluzione rispetto ad una situazione venuta alla luce solo dopo l’intervento della magistratura, quindi per effetto di un mancato controllo determinato da chi aveva il dovere di operare per evitare che il lavoro fosse nemico dell’ambiente e che il profitto fosse, viceversa, l’unico elemento a governare chi aveva la responsabilità della conduzione di questo grande impianto industriale. Il provvedimento ovviamente deve tenere conto dei guasti, e delle gravissime responsabilità di chi aveva il dovere di controllare nel passato, ma anche guardare al futuro rispetto all’esigenza di riuscire a conciliare lavoro e ambiente e, ovviamente, considerare che il lavoro e l’ambiente devono trovare un elemento di produttività, anche da parte degli imprenditori che lavorano nel settore. Il commissariamento serve a fare chiarezza, ma esso non può essere un elemento dietro il quale si andrà a nascondere ulteriormente l’incapacità dei controlli: certamente vi sono responsabilità del Ministero dell’ambiente, della regione Puglia, delle agenzie regionali per l’ambiente, e probabilmente anche delle amministrazioni locali, influenzate e condizionate dal potere economico. Come Fratelli d’Italia siamo convinti che sia necessario mettere una lente di ingrandimento su quello che è accaduto nel passato, ma soprattutto determinare interventi che consentano, per il futuro, che i guasti non si ripetano. E quindi tutti gli emendamenti che portano elementi di maggiore controllo operati dai vari gruppi, verranno da parte nostra votati con una valutazione positiva”.

È quanto ha dichiarato Marcello Taglialatela, deputato di Fratelli d’Italia e membro della Commissione Ambiente di Montecitorio, nel corso della discussione alla Camera sul disegno di legge su “Nuove disposizioni urgenti a tutela dell’ambiente, della salute e del lavoro nell’esercizio di imprese di interesse strategico nazionale”.

Roma, 10 luglio 2013

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