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Buongiorno a tutti, 

voglio ovviamente salutare e ringraziare la Fondazione Guido Carli, la sua presidente Romana Liuzzo e il suo presidente onorario Gianni Letta per questo invito. 

Mi dispiace molto non essere riuscita a partecipare in presenza ai vostri lavori, ma ci tenevo comunque a portare il saluto del Governo e il mio personale contributo. Mi ha colpito molto il titolo che avete deciso di dare all’iniziativa di oggi: “Energie coraggiose, forze che fanno muovere il mondo”. Lo dico perché questo significa aver voluto tracciare una visione ben chiara, soprattutto nel momento particolarmente complesso che la nostra Nazione sta affrontando. Questo è un tempo nel quale abbiamo bisogno di liberare le energie migliori di cui l’Italia dispone, di fare quelle scelte coraggiose che per troppi anni non sono state fatte. 

Questo è un tempo nel quale dovremmo utilizzare anche quell’approccio che i greci descrivono benissimo con una parola straordinaria: “meraki”, ovvero fare qualcosa con tutto te stesso, con tutta la tua passione e con tutta la tua anima. È un approccio che in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo, dalla progressiva uscita dalla pandemia fino alla complessa congiuntura economica e internazionale, può e deve offrire alla nostra Nazione anche delle occasioni. Io l’ho detto tante volte, proprio in rapporto alla crisi energetica, e ne sono convinta sempre di più ogni giorno. Da questa crisi l’Italia può uscire più forte, può uscire più autonoma di prima ma per farlo deve avere coraggio, visione, guardare oltre e immaginare una strategia di lungo termine. Penso, ad esempio, alla possibilità che abbiamo di rilanciare la nostra produzione nazionale di energia o a quella di rendere il nostro Mezzogiorno una sorta di hub di approvvigionamento energetico dell’intera Europa. Sarebbe imperdonabile perdere occasioni come questa. 

In queste prime settimane di Governo abbiamo provato a dare alcune risposte che consideriamo importanti sia in questa direzione – penso, ad esempio, alla scelta di sbloccare i nostri giacimenti di gas naturale con quella norma denominata “gas release” che consente alle aziende più esposte al rincaro dei prezzi del gas di ottenere energia a costi ridotti – sia per mettere al riparo famiglie e imprese dall’aumento delle bollette. 
A questo capitolo abbiamo dedicato un impegno imponente che, non a caso, occupa ben due terzi della legge di bilancio. Ma se non mettiamo in sicurezza il tessuto produttivo di questa Nazione, se non mettiamo in sicurezza le famiglie, tutto il resto di quello che possiamo fare purtroppo avrà un impatto molto più limitato. 

Avevamo promesso agli italiani che questa sarebbe stata la nostra priorità, abbiamo mantenuto questo impegno, come siamo abituati a fare. Liberare le energie migliori di questa Nazione è tra le sfide più impegnative che abbiamo davanti. Per farlo abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti, abbiamo bisogno anche di fare squadra. 

Le porte di questo Governo sono e saranno sempre aperte al contributo e alle proposte che arriveranno dai corpi intermedi, dalle categorie produttive, dai mondi economici e produttivi, dai think thank, dalle Istituzioni culturali e da tutti coloro che hanno a cuore il futuro di questa Nazione. In questo ci stiamo impegnando: noi, con voi. Per questo sono molto contenta di iniziative di questo tipo e sono contenta che da queste iniziative vengano fuori anche molte idee e molte proposte per il governo della Nazione. 

Grazie e buon lavoro a tutti.

 

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