“Leggendo le dichiarazioni di vari esponenti dell’opposizione su una mia frase detta nel corso della trasmissione “Un giorno da pecora”, mi rendo conto di quanti sono coloro che, anche istruiti, hanno difficoltà a capire un testo scritto. Come correttamente scrive l’agenzia di stampa che ha riportato le mie parole, non ho detto che l’omosessualità è un abominio. Al conduttore della trasmissione che mi chiedeva come mai fossi contrario al ddl Zan, visto che la chiesa valdese di cui sono membro è favorevole, ho risposto che la chiesa valdese è fondata sulla Bibbia, che è molto severa sull’omosessualità. E su specifica richiesta del conduttore ho citato, come esempio Levitico 18:22. La prossima volta, per evitare problemi di comprensione a chi mi ha attaccato, mi limiterò a citare il numero del versetto. E ricordo anche a tutti costoro, sempre pronti a parlare di laicità dello Stato, forse senza sapere di cosa parlano, che riconoscere giudizi morali di una religione, non significa volerli applicare per legge o non rispettare coloro che li infrangono. Il Cristianesimo insegna proprio il contrario. Mi sono sempre battuto per la libertà religiosa, e per la libertà sessuale delle persone. Libertà che vanno garantite in Italia e promosse nel mondo. Spesso la sinistra se ne è dimenticata”.
Lo dichiara il presidente del gruppo di Fratelli d’Italia al Senato, Lucio Malan.