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“La risposta vaga, approssimativa e per nulla soddisfacente del sottosegretario all’Interno dimostra ancora una volta che si vuole nascondere la verità sui reali numeri di questa follia che è il decreto svuota carceri”.

Così Ignazio La Russa, commenta la risposta del sottosegretario Gianpiero Bocci alla sua interrogazione in commissione Affari costituzionali con la quale  chiedeva di sapere  “quanti agenti di polizia e carabinieri siano necessari per il controllo dei detenuti che, a seguito dell’eventuale approvazione del provvedimento
uscirebbero dalle carceri”.

“Come può un sottosegretario all’Interno – aggiunge La Russa – sostenere che ‘non si conoscono i numeri degli agenti delle forze dell’ordine necessari a controllare le migliaia di detenuti che con questo provvedimento usciranno dalle patrie galere’? Ieri il ministro Cancellieri ha ipotizzato in circa 6 mila i detenuti che saranno rimessi in libertà. Possibile che il Viminale non abbia fatto un conteggio, anche approssimativo, di quanti agenti occorreranno per controllarli durante la cosidetta ‘messa in prova’? Non credo. Penso invece che si voglia nascondere la realtà perché se veramente gli agenti di polizia dovessero ‘occuparsi’ delle migliaia e migliaia di ex detenuti, allora sarebbe impossibile dedicarsi alla loro principale funzione che è quella di prevenzione e contrasto del crimine. Con buona pace di quanti nel centrodestra chiedevano ‘certezza della pena’, ‘no amnistia e indulto’ e maggiore sicurezza”.

Roma, 27 giugno 2013

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