“Sono convinto sia necessario individuare il perimetro all’interno del quale ci debba essere un confronto sano tra maggioranza e opposizione. Devo dire che in campagna elettorale ci aspettavamo un atteggiamento diverso da parte del PD, meno aggressivo e pronto a riconoscere i suoi avversari, senza cedere all’infausta tentazione della demonizzazione. Ancora oggi la stampa internazionale ci cataloga come ‘estrema destra’ (far right wing) o destra dura (hard right). In Italia tutti sanno che noi non siamo né l’una né l’altra, ma il PD ha divulgato questo messaggio anti italiano che potrebbe scoraggiare gli investitori stranieri a venire da noi. Potrebbe ancora lanciare un segnale, spiegare a cancellieri e ministri che Enrico Letta è andato a incontrare che la sinistra ha perso le elezioni ma la destra italiana non è ‘estrema’ né ‘dura’, governa da decenni Regioni e Comuni e sarà un avversario leale delle socialdemocrazie europee. Anche questo potrebbe essere un modo per restaurare un bipolarismo buono, ripristinare l’alternanza, lavorare per modernizzare lo Stato e varare una qualche forma di presidenzialismo”.
È quanto ha dichiarato il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia a Uno Mattina.