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“I miei auguri al nuovo sovrano del Regno Unito Carlo III non sono solo un ‘atto dovuto’ ma si accompagnano con la sincera speranza che la sensibilità manifestata nel tempo verso il rinascimento urbano, la bellezza, il rispetto dell’ambiente e del paesaggio e l’avvento di un nuovo codice per l’architettura tradizionale nel restauro delle città acquisisca nuovo impulso. Tante sono state le visite che il Re Carlo III ha fatto in Italia, una in particolare ha costituito un segno di rinascita per le città quando presenziò  sua Summer School in Civil Architecture a Villa Lante nel 1993 a Bagnaia nel viterbese. A fronte di orrendi e anonimi edifici che hanno sfregiato il tessuto di città meravigliose gravide di identità, presenti a ogni latitudine del pianeta, il ruolo di Re Carlo potrà segnare anche una nuova era per l’urbanistica e la trasformazione del territorio. L’amore per l’arte che ha contraddistinto la sua vita è meno conosciuto al grande pubblico italiano, ma rappresenta la speranza di arrestare l’annientamento delle differenze tra i popoli, la melassa culturale, il pensiero unico dominante perché da questi dipende l’omologazione delle città, delle arti, dell’estetica.  Promotore del New Urbanism, ha fatto dell’Inghilterra il punto di riferimento, insieme all’arch. Leon Krier e al filosofo sir Roger Scruton, di un movimento ostile al gigantismo e al modernismo. Ci auguriamo che questo movimento da oggi possa crescere ancora e guadagnare il baricentro del dibattito culturale mondiale su come utilizzare le nuove tecnologie senza rinunciare alle identità e alle tradizioni culturali”.

È quanto scrive il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia sulla sua bacheca Facebook riprendendo i contenuti del messaggio inviato al re Carlo III. 

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