“La cybersecurity deve essere al centro delle politiche nazionali di sicurezza. L’Italia è il quarto paese al mondo per rischio di attacchi: il prossimo Governo non potrà far finta di niente. Gli italiani saranno veramente al sicuro solo quando miglioreremo ed investiremo nel nostro sistema di sicurezza digitale. Per far sì che l’Italia si possa difendere da hacker e criminali virtuali, sarà necessario stabilire la pubblicazione delle spese per l’acquisto di beni e servizi digitali da parte degli apparati dello Stato che gestiscono le risorse del PNRR. Dobbiamo investire in tecnologie di nuova generazione, ad alto valore aggiunto e sostenere i soggetti a cui sarà richiesto un elevato livello di protezione con voucher e crediti d’imposta. Tutelare la sovranità digitale vuol dire inoltre valorizzare l’apporto delle aziende cyber italiane nel settore della difesa, garantendo le realtà industriali nazionali e sostenendone la conquista dei mercati europei. Un’altra proposta di Fratelli d’Italia è quella di annullare l’asimmetria tra imprese italiane e quelle estere nell’ambito della crittografia end-to-end, per ripristinare la leale concorrenza e la possibilità per le imprese italiane di operare, imponendo l’uso di crittografia nazionale per i servizi essenziali. Il futuro Governo italiano deve fare la propria parte nel contesto dell’autonomia strategica europea, incentivando il ricorso a tecnologie nazionali o europee, sia quando si tratta di sostenere la domanda da parte dei privati, sia quando si tratta di determinare i parametri di valutazione di offerta nell’ambito del Public procurement con un ruolo chiave dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale. Sarà fondamentale sostenere le operazioni straordinarie tese a portare in Italia realtà produttive, piccole e medie imprese e startup. Al fine di concretizzare il principio della security-by-design, bisogna sancire anche per i processi di public procurement che hanno ad oggetto beni o servizi ICT lo stesso principio del Codice degli Appalti, che prevede, in presenza di lavori pubblici, la dichiarazione in trasparenza degli oneri per la sicurezza. Infine sarà opportuno anche stabilire una decontribuzione specifica per le imprese del settore che assumano personale qualificato, tipicamente con reddito elevato e dunque non soggetto alle decontribuzioni attuali per le assunzioni che spesso si fermano a 35.000 euro”.
Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia Federico Mollicone.