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“Sicuramente la mia posizione non farà ‘tendenza’ come la voglia di pedonalizzazione del sindaco Renzi, ma continuo ad essere fortemente contrario al fatto che dei cittadini, da un giorno all’altro, si debbano vedere limitato il diritto di entrare ed uscire dalla propria casa, con il proprio mezzo, a qualsiasi ora del giorno e della notte. Non è accettabile dire alle 464 famiglie che abitano attorno alla nuova area pedonale, che da oggi in avanti  potranno raggiungere la propria casa con la propria auto e il proprio motorino solo tra le 6.00 e le 9.30 e tra le 18.00 e le 19.30 senza peraltro poter sostare se non per il carico/scarico merci. E se per Piazza del Duomo e per Piazza Pitti ci veniva detto che il ‘sacrifico’ dei cittadini sarebbe servito a restituire alla città due delle più belle piazze rese invivibili dal traffico, questo non è certo il caso di Piazza San Firenze, dove il traffico veicolare privato era già fortemente limitato dalla Ztl (la pedonalizzazione sarà peraltro, a differenza di Piazza Duomo e Piazza Pitti, di tipo “B” e non di tipo “A”). Le pedonalizzazioni sono diventate ormai una ‘bandiera’ per il sindaco Renzi, una delle pochissime promesse mantenute rispetto al suo programma di mandato e pertanto capiamo la necessità di questi ‘provvedimenti-spot’ ed al tempo stesso la paura di pedonalizzare altre aree ben più predisposte della città. Ma queste motivazioni non possono essere sufficienti a giustificare un provvedimento che crea pesanti disagi a 464 nuclei familiari residenti, senza considerare tutti coloro che nell’area devono accedere per eseguire una riparazione d’urgenza o un intervento tecnico”.

 

È quanto dichiara Francesco Torselli, consigliere comunale di Firenze di Fratelli d’Italia.

Firenze, 3 giugno 2013

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