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“Abbiamo provato ad avvertirli che sarebbe stato un provvedimento inutile se non per conquistare la vetrina nello scorso gay pride. Nelle altre città italiane è stato ugualmente un flop e da quelle esperienze bisognava trarre insegnamento. Purtroppo il registro è stato realizzato e propagandato come grande conquista   per coprire il nulla che questa Amministrazione stava realizzando. L’Amministrazione comunale prenda atto di questo ennesimo flop e incominci a pensare veramente a tutti i cagliaritani e non solo al proprio elettorato. Dopo due anni i nodi vengono al pettine. La città e i suoi abitanti non ne possono veramente più di questi spot”. 

È quanto dichiara Salvatore Deidda, costituente regionale di Fratelli d’Italia della Sardegna, dopo la conferma dei soli 9 iscritti nel registro unioni civili istituito dal Comune di Cagliari.

Roma, 22 maggio 2013

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