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“Quel giorno abbiamo avuto la sensazione che tutto fosse finito, che lo Stato avesse perso la guerra contro la mafia. Però la mafia fece male i conti. Da quella strage di Capaci è nata una rivolta morale ed etica. La criminalità organizzata non è stata ancora sconfitta ma da allora si sono conquistati risultati importanti. Mi riferisco in particolare a quella zona grigia di complicità non solo dello Stato, ma quella complicità tra le tante e troppe persone che non si schieravano. Con l’uccisione di Falcone e la sua scorta, questi cittadini  hanno avuto un sussulto e hanno deciso di schierarsi da parte della legge. In una società,  che con il politicamente corretto tende a triturare anche concetti solenni, ci sono ancora degli eroi anche in epoca moderna”. È quanto ha dichiarato il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia ricordando a Omnibus la strage di Capaci nella quale sono stati uccisi il magistrato Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, e gli uomini della scorta. 

 
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