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“Le leggi sulla blasfemia sono un’infamia che colpisce molte persone in Pakistan, credenti e non credenti di tutte le fedi religiose. Purtroppo negli ultimi anni abbiamo assistito a una crescente radicalizzazione della società pakistana. Dal 1986 ad oggi, le vittime sono salite a oltre 4mila, soprattutto cristiani, e il dato è in continuo aumento”. Così Carlo Fidanza, eurodeputato di Fratelli d’Italia-Ecr e co-presidente dell’Intergruppo per la libertà religiosa del Parlamento Europeo insieme al collega olandese Peter Van Dalen, intervenendo all’incontro organizzato dall’Intergruppo con i coniugi pakistani, Shagufta Kausar e Shafqat Emmanuel. La coppia, accusata ingiustamente di blasfemia nel 2013, ha trascorso otto anni in carcere ed è stata rilasciata anche grazie alla risoluzione sostenuta dall’Intergruppo e approvata dal Parlamento europeo il 29 aprile 2021. “L’accusa di blasfemia è diventata la scorciatoia per atroci vendette e regolamenti di conti. Un’arma letale nelle mani dei fanatici che la brandiscono anche in mancanza di giusto processo, per creare consenso o per colpire le minoranze religiose. Una tragedia mondiale, come ci dimostra la tragica notizia che abbiamo ricevuto dalla Nigeria dove Deborah Samuel, una studentessa cristiana, è stata accusata di blasfemia e lapidata. L’Europa – ha concluso Fidanza – deve continuare a battersi per difendere i diritti umani dei milioni di cristiani perseguitati in tutto il mondo”. 

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