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“La pausa di riflessione sul ddl concorrenza in particolare per quel che riguarda la questione balneari consente a tutti di ragionare su un diverso approccio che tenga conto del servizio pubblico svolto dai balneari e dei loro investimenti.  Quello che bisogna esorcizzare è l’esondante diktat del Consiglio di Stato che, andando ben al di là del suo ruolo, ha addirittura evocato l’inutilità del Parlamento e la nullità delle sue leggi. Le concessioni balneari devono essere stralciate dalla direttiva Bolkestein, entro la quale sono state erroneamente inserite e arbitrariamente regolamentate e su questo lo stesso Bolkestein era stato chiaro. Stessa preoccupazione per le concessioni idroelettriche sempre previste nel ddl concorrenza. La guerra che stiamo vivendo si configura soprattutto come guerra per l’energia, l’Italia in quanto Stato nazionale deve evitare qualsiasi gestione straniera di questi bacini che costituiscono una delle poche risorse naturali di cui l’Italia è ricca. Stiamo pagando già ora un carissimo prezzo della svendita dei nostri interessi strategici nazionali  con ripercussioni dirette sulla nostra indipendenza sostanziale”. E’ quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia. 

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