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“Lontani dall’intenzione di voler essere strumentalizzati dall’opposizione, che solo ora scopre il piano parcheggi di via Giulia avviato dalla precedente amministrazione di centrosinistra, troviamo fondati i dubbi di residenti e  cittadini in merito al progetto di via Giulia. Pur non avendo alcuna visione vincolista, riteniamo che il ritrovamento delle rimesse degli aurighi del Circo Massimo sia di una portata eccezionale, un rinvenimento unico al mondo e come tale necessita della più assoluta tutela. Al di là di questo, siamo però convinti che il progetto presentato sia ad alto carico urbanistico e soprattutto abbia uno stile che è in assoluta distonia con il tessuto rinascimentale dell’area. A tal proposito, infatti, le polemiche strumentali della sinistra lasciano il tempo che trovano; non solo, proprio il sindaco in persona aveva dato mandato agli uffici competenti di analizzare tutti i progetti presentati per colmare, appunto, il vuoto di via Giulia, e fra questi quello che convinceva Alemanno, ma non l’assessore Corsini, era lo studio elaborato dall’arch. Paolo Marconi, autorità indiscussa del restauro che proponeva la ricucitura e il rammagliamento del vuoto con una struttura ispirata allo stile del ‘dov’era com’era’. Pertanto, ci sorprende che da questa ipotesi si sia addirittura arrivati ad un’idea che, come avvenuto per la teca dell’Ara Pacis, risulta essere assolutamente fuori contesto. Proprio per questo, e per ascoltare le ragioni del territorio, convocherò la prossima settimana in Commissione Cultura le sovrintendenze e il delegato ai Pup Alessandro Vannini”.

È quanto dichiara Federico Mollicone, capogruppo Fdi e presidente della Commissione Cultura di Roma Capitale.

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