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“A 174 anni dal manifesto del comunismo di Marx, in Europa si aggira un altro spettro, quello dell’ambientalismo nella sua forma degenerata che conserva gli stessi elementi fondativi di quell’idea marxista, ossia il materialismo, l’internazionalismo, l’odio per le imprese e le economie, una certa violenza nel modo di affermare le proprie idee contro chi non la pensa come loro. Certamente ci battiamo contro lo sfruttamento della terra, contro l’inquinamento, per la difesa della biodiversità e combattiamo il riscaldamento globale, ma la nostra visione è tutt’altra, è più sincera e coerente. Come Roger Scruton, pensiamo che l’ecologia rappresenti la quintessenza della causa conservatrice perché è l’essenza di quell’alleanza tra i morti, i vivi e i non ancora nati. Volutamente non uso la parola ambientalismo ma ecologia perché nella sua etimologia troviamo la nostra identità. Ecologia significa occuparsi della propria casa e la grande differenza tra l’ambientalismo di sinistra e l’ecologia della destra sta anche nella nostra spiritualità contro il loro materialismo. Per noi la vita è sacra in tutte le sue forme: è quello che porta a batterci per la vita di un cucciolo di foca ma a maggior ragione per il cucciolo custodito nel grembo di una donna”.  Lo ha affermato l’europarlamentare di Fratelli d’Italia-ECR Nicola Procaccini, responsabile nazionale del Dipartimento Ambiente ed Energia del partito, nella sua presentazione dei temi per un “Manifesto dell’ecologia conservatrice”, oggi alla Conferenza Programmatica di Fratelli d’Italia in corso al Mico di Milano.

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