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Per il premier la colpa è delle famiglie italiane che usano i condizionatori 

“Nessuno si aspettava che da cotanta autorevolezza potesse uscire una battuta di così cattivo gusto. Frase superficiale che guarda dall’alto in basso il popolo bue che si riscalda e si rinfresca a seconda delle stagioni, quasi a voler addossare la responsabilità delle importazioni di gas russo per i consumi di energia sulle famiglie italiane. Se Draghi è convinto, come lo siamo noi, che in Italia si sprechi per futili motivi troppa energia chieda a Eni, Enel, Acea e agli altri gestori che hanno totalizzato immorali extra profitti, di rendere più efficiente la rete, eliminando il 30% circa di dispersione (pagata dagli utenti) accettando di ridimensionare i fatturati, faccia un decreto per eliminare gli sciupi, le luci accese di giorno, gli elettrodomestici in stand by, imponga la ricarica solare degli 80 milioni di cellulari posseduti dai nostri connazionali sviluppando tecnologia italiana, raddoppi la produzione idroelettrica con la ricaptazione, riattivi immediatamente le estrazioni di gas nell’Adriatico e a sud della Sicilia, revochi la concessione alla francese Total dell’unico giacimento di petrolio italiano in Basilicata. Rimproverare le famiglie italiane per l’uso dei condizionatori rispetto a tali inadempienze è inaccettabile oltre che paradossale”.

E’ quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.

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