“La cieca avanzata nella transizione energetica trae nuova linfa dal contenuto di questa relazione. Un documento che, nonostante alcuni sforzi apprezzabili, tradisce un’impostazione ideologica, non tecnica, non realistica e neppure giustificata dal punto di vista ambientale, dato che è perlomeno ‘’impreciso’’ affermare che un’auto elettrica inquini meno di un’auto a benzina. Per questo voteremo contro”.
Così in una nota l’eurodeputato di FdI – Ecr Nicola Procaccini, membro della Commissione Ambiente del Parlamento europeo, e responsabile del dipartimento Ambiente e Energia di Fratelli d’Italia, a margine del dibattito durante il quale si è discussa la posizione dell’Aula di Strasburgo sul Regolamento relativo alle batterie e ai rifiuti di batterie. “Questa relazione, a firma della collega del Pd Simona Bonafe’, è figlia di una propensione acritica verso l’elettrico e conferma un approccio non solo manicheo, ma anche privo di visione strategica.
A tal proposito, è quantomeno scellerato sottovalutare che i giacimenti di materie prime, necessarie per la realizzazione delle batterie da cui dipendono le fonti rinnovabili, sono monopolizzati dalla Cina, un paese terzo tutt’altro che affidabile sia dal punto di vista politico sia commerciale. Eppure la schiavitu’ dell’acquisto di energia dalla Russia, dal Qatar e da altri regimi nient’affatto liberali, dovrebbe essere un monito sufficiente. Ben venga la neutralità climatica, ma la priorità politica europea deve essere l’indipendenza energetica, da cui dipende la tenuta del nostro sistema economico, ma anche la nostra sovranità democratica”.