“La decisione della Federazione russa di bloccare le esportazioni di materie prime fino al 31 dicembre 2022 ed il protrarsi della guerra con l’Ucraina stanno avendo effetti collaterali molto pesanti verso la nostra economia. Secondo l’ISTAT, l’energy crunch eroderà di almeno lo 0.7% il nostro PIL nel 2022, mentre come ci indicano le più recenti stime, il costo delle utenze per quest’anno supererà i 50 miliardi di euro, con prezzi di gas e petrolio totalmente fuori controllo ed in continua crescita. In tutto questo le materie prime provenienti dalla Russia sono fondamentali per tutta una serie di settori: dall’edilizia all’agricoltura alla metalmeccanica. La mancanza di materie prime ed i rincari energetici, infatti, hanno del tutto distrutto le catene di fornitura, con conseguenti rincari dei prodotti sui consumatori, rischio fallimento di aziende e, nel caso dell’edilizia rischio di blocco di tutti i cantieri legati al Superbonus 110%. Desta preoccupazione anche la vicinanza tra Mosca e Pechino, se anche la Cina si accodasse al blocco delle esportazioni stabilito dalla Federazione russa, assisteremmo al tracollo della nostra economia. Il Governo deve offrire rassicurazioni a cittadini e attività che per mesi hanno continuato a operare nel rispetto delle regole in un contesto di continua incertezza, questo brancolare nel buio fa male all’Italia e all’Europa”.
Lo dichiara in una nota il deputato di Fratelli d’Italia Monica Ciaburro.