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La legge sulla par condicio dovrebbe consentire a tutti i partiti di poter esporre i propri programmi. Non solo ai leader della coalizione o ai candidati premier. Pensare che la par condicio sia un diritto di tribuna per poter partecipare a incontri scontri che si trasformano in pollai, con un canovaccio costruito da chi conduce di commento alle ultime boutade sparate da altri, significa disattendere la legge e fare un enorme regalo e chi può permettersi di non andare in televisione perché le televisioni lo seguono. Il rischio è solo che tutta la politica, quella buona e quella cattiva, diventi un’insopportabile magma indistinto e repellente, che ogni giorno Berlusconi, Monti, Bersani e tutti si assomiglino sempre di più, che nessuno veda più alcuna differenza e che alla fine cresca solo la voglia di distruggere tutto votando una persona, Grillo, che nemmeno partecipa e dietro di cui nessuno sa cosa ci sia realmente. Ho l’impressione che l’unico partito che trionferà sarà quello della demagogia che ormai ha infettato tutto e tutti. Fa notizia, allarga il consenso, ma non si costruisce l’Italia senza la ragione, la serietà e la verità.

È quanto dichiara Guido Crosetto, fondatore di Fratelli d’Italia.

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