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Sul delicato e strategico settore della mobilità cittadina l’Amministrazione Gualtieri sta sbagliando l’approccio. Il PUMS proposto difficilmente si concretizzerà. Datato, irrealistico, basato su parametri europei  difficilmente applicabili a Roma, dove stratificazione storica, complessità urbanistica e  difficoltà gestionali della mobilità  richiedono tempi molto più lunghi che altrove. Ma anche velleitario, essendo del tutto privo di crono programmi con date di stato avanzamento delle opere, ed essendo fermi tutti i cantieri degli obiettivi primari: come la chiusura dell’anello ferroviario, la trasformazione della Roma-Lido in metro E, la realizzazione della Metro D, la prosecuzione della metro A, B e C, che è stata finanziata con una legge obiettivo per congiungere il nord e il sud della Capitale. Non basteranno alcuni bus elettrici e qualche chilometro di ciclo vie per giustificare politiche tese a disincentivare l’utilizzo del veicolo privato: quali la tassa per circolare con le auto private in città, o l’aumento degli stalli delle strisce blu con un incremento fino a 3 euro l’ora. Tali provvedimenti risulterebbero vessatori, date le condizioni  del sistema di trasporti cittadino. Chiediamo di annullare ogni tassa d’ingresso nell’anello verde per  i romani  e cassare l’aumento tariffario della striscia blu’ e rinforzare la rete dei trasporti, a cominciare dal  prolungamento della Metro C sino all’ospedale Sant’Andrea, riqualificare  le  linee metro A e B e le tratte ferroviarie urbane. Chiediamo inoltre sia escluso dal PUMS il passaggio del GRAB all’interno dello storico parco di Villa Ada. Tra gli ordini del giorno di FDI approvati, quelli per la realizzazione della stazione ferroviaria Divino Amore e le due fermate della Roma lido, Giardino di Roma e Mezzocammino e quello il regolamento dei monopattini.

Così in un comunicato Lavinia Mennuni, consigliere comunale di FdI componente Commissione Mobilità Roma Capitale, Giovanni Quarzo capogruppo Fdi in Campidoglio e i Consiglieri Fdi Andrea De Priamo, Francesca Barbato, Rachele Mussolini e Federico Rocca.

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