Berlusconi dovrebbe smetterla con questa storia generica dei piccoli partiti e del voto ai grandi. Sia perché lui sa perfettamente che i partiti che fanno parte di una coalizione portano voti a quella coalizione che si sommano a quelli dei grandi,
sia perché non basta essere grandi partiti per fare cose grandi. Questo suo continuo sforzo di umiliare le idee, i progetti, le speranze, le energie di chi vorrebbe provare a rappresentare un’altro modo di essere centrodestra non ha senso e non è accettabile. Sono grandi partiti quelli che hanno grandi persone al proprio interno, quelli che hanno grande dignità, grandi idee, grande serietà e grande onestà. Dovrebbe smetterla di cercare di cannibalizzare tutto e cercare di concentrarsi sulla battaglia contro il centrosinistra mascherato di Monti e contro la sinistra di Bersani. E dovrebbe riscoprire il significato di parole come alleati, correttezza, rispetto degli altri, valore delle parole e degli impegni. Perché chi non è nemmeno in grado di rispettare i compagni di viaggio e gli alleati, come può essere credibile nel rispettare altri impegni. Poi, per quanto riguarda la collaborazione per cambiare la Costituzione, le Istituzioni e la politica italiana, sa perfettamente che Fratelli d’Italia sarà il primo alleato perché uno dei motivi per cui siamo usciti dal PdL era proprio quello di vedere solo promesse e parole e poca volontà di fare le cose che servono all’Italia. Noi, nel nostro piccolo, la credibilità di persone che rispettano gli impegni ce la siamo guadagnata sul campo e la prova è il rischio che ci siamo assunti abbandonando un partito che ci avrebbe garantito un’elezione sicura. Semmai si preoccupi dei molti che ha candidato e che poche settimane prima della campagna elettorale invocavano Monti premier. Più che dei piccoli partiti mi preoccuperei, fossi in lui, della tenuta in futuro di alcuni suoi candidati. Per quanto mi riguarda sa benissimo che sarò sempre all’opposizione di Monti e della sinistra. Come lo sono stato sempre, anche nell’ultimo anno quando il PdL avvallava scelte che ora finge di disconoscere. Io continuo a portargli rispetto ed affetto, ma anche i buoni e le formiche prima o poi, nel loro piccolo si incazzano. E non voglio fare regali alla sinistra per difendermi dagli attacchi alla schiena fatti da alleati. Quindi si calmi, respiri, rifletta e continui con noi a spiegare all’Italia perché non ci si può abbandonare ai poteri forti di Monti, alla politiche economiche della Cgil o al populismo distruttivo di Grillo. Quelli sono i nemici, non i piccoli o grandi alleati. Tra l’altro queste uscite dimostrano che i piccoli non sono poi così piccoli…
È quanto dichiara Guido Crosetto, fondatore di “Fratelli d’Italia”.