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«Gli scafisti intascano denaro mettendo a rischio la vita di milioni di disperati in mare aperto. I più fortunati arrivano sulle nostre coste da clandestini e spesso finiscono per essere sfruttati in lavori umilianti o sottopagati, quando non dalla criminalità organizzata o da qualche cooperativa rossa per fare business con i fondi per l’accoglienza. Alcuni riescono a raggiungere il confine con altri Stati europei e per oltrepassarlo vengono “spennati” da altri trafficanti di esseri umani. Come scoperto nelle scorse ore a Milano. Solo la sinistra e qualche Ong compiacente non si rendono conto che non c’è nulla di umano in tutto ciò. Bisogna spezzare questa catena di sfruttamento, con accordi di cooperazione e di gestione dei flussi. Con un Blocco Navale, inteso come missione europea di concerto con le autorità nordafricane per fermare le partenze clandestine. Perché il vero diritto da difendere è quello di avere la possibilità di rimanere e crescere nella propria terra, senza sottomettersi o essere costretti a scappare».

Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

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