“Il Ministro della Salute spieghi per quale motivo il medico non possa prescrivere la somministrazione di una dose booster di vaccino Janssen (J&J) nonostante l’EMA ne abbia raccomandato, invece, l’utilizzo ai Paesi membri della UE”. Lo dichiarano Marcello Gemmato, deputato e responsabile del Dipartimento Sanità di FDI e Francesco Lollobrigida, capogruppo FDI annunciando un’interrogazione al governo. “Nell’interrogazione – proseguono i deputati di FDI – chiediamo quali siano le motivazioni e soprattutto le evidenze scientifiche che sottendono la scelta di AIFA di non raccomandare la somministrazione di una dose booster del vaccino Janssen in Italia, nonostante questa sia una possibilità raccomandata da EMA, privando, di fatto, gli italiani di una valida alternativa profilattica contro il covid 19 e impedendo la possibilità di utilizzo di vaccini a vettore virale. Da quanto si evince da alcuni dati pubblicati da Milano finanza, poi, pare che il costo di una dose di vaccino Janssen sia di gran lunga inferiore a quello dei vaccini attualmente utilizzati per le dosi booster ovvero Pfizer e Moderna. MF, infatti, presume che siano questi i costi dei vaccini in questione: Johnson & Johnson 6,92 euro, Pfizer-Biontech 12 euro e Moderna 18 euro”. “Per questo motivo – concludono Gemmato e Lollobrigida – chiediamo al Ministro della Salute di voler confermare i dati pubblicati e nel caso questi dovessero corrispondere al vero di voler chiarire se vi sia un danno economico per il bilancio dello Stato causato dall’uso di dosi di vaccino booster di gran lunga più costose rispetto a quelle Janssen”.